video manfredonia experience

COME FARE UNO SPOT VIDEO IN 5 STEP

Cos’è un video Spot?

Da sempre sotto la categoria di “Video spot” rientra quella tipologia di contenuto video in grado di promuovere qualcosa raccontandone i suoi benefici in modo sintetico ed incisivo.
Non parliamo quindi di video promo lunghi e discorsivi bensì di “Spot”, video in cui è necessario avere capacità di sintesi per “focalizzarsi” su un preciso efficace messaggio.

Spot video è quel video che, con una durata che varia tra i 15 e i 90 secondi, è in grado di trasmettere un breve messaggio pubblicitario.

Bene, chiarita quindi la definizione di spot video, prima ancora di passare alla pratica, ti faccio una domanda.

Avevi mai notato che esistono 2 tipologie di pubblicità video?

1. Spot video senza storytelling
2. Spot video con storytelling

Da quale vogliamo iniziare?

Spot video senza storytelling

Gli spot video senza storytelling sono quei contenuti promozionali dove, non essendo previsto il racconto di una storia, ci si limita a descrivere un prodotto in forma descrittiva, risaltandone benefici e punti di forza.
In questo caso il prodotto (l’offerta) sarà il protagonista del nostro contenuto che si limiterà a dare informazioni riguardo qualcosa.

Il nostro lettore sarà coinvolto durante la visione di tale pubblicità?
Solo se realmente interessato, diversamente potrebbe addirittura essere infastidito.

Quando conviene produrre questo tipo pubblicità?
Nel momento in cui si vuole avere a disposizione un prodotto vetrina, sempre disponibile alla gente interessata ad approfondire la nostra tipologia di offerta.

Dove ha senso pubblicare questo tipo di contenuto?
Sul proprio sito web, sulla propria pagina Facebook o nel nostro studio personale:
in un luogo dove la gente arriva dopo averci preventivamente cercato.

Spot video con storytelling

I miei preferiti.
Gli spot video con storytelling sono quei contenuti dove la storia narrante passa in primo piano mettendo in secondo piano il prodotto.
Uno specifico messaggio sarà la linea trainante del nostro video che farà in modo che l’unico vero protagonista della nostra storia sarà lo spettatore.

È importante ragazzi: quando decidete di condire uno spot video con puro e sano storytelling dovete fare in modo che il target a cui state parlando si identifichi così forte nel vostro messaggio che diventerà il vostro portavoce.

Se nel nostro spot vogliamo promuovere un’associazione contro il bullismo scolastico, andremo a creare una storia dove i protagonisti del nostro racconto saranno proprio i genitori dei bambini che ogni giorno potrebbero essere vittime di bullismo in un contesto scolastico.
Il nostro scopo, con il nostro spot video, sarà quello di sensibilizzare il nostro target a riguardo di tale tematica, facendolo quindi diventare veicolo di passa-parola in maniera spontanea e consequenziale.

ESEMPIO

Come?
Attraverso la storia che gli andremo a raccontare, facendo leva sui punti chiave dello Storytelling.

Qui un esempio:

Storytelling: come si racconta una storia

Da sempre, che sia la storia di un film o di una fiaba, di una canzone o di un vlog, le storie si raccontano rispondendo a poche semplici domande.
Le domande sono sempre le stesse e sono 5.

Mai sentito parlare della regola delle 5W?

La regola delle 5W

What
Who
Where
When
Why

Cosa, chi, dove, quando e perchè.

Questi i 5 interrogativi ai quali, da sempre, ogni storia risponde per descrivere in maniera completa ed esaustiva qualunque tipo di narrazione.
In base alla tipologia di racconto dedicheremo più o meno tempo nella risposta di queste domande.

Sviluppo del senso di appartenenza

Il senso di appartenenza è un concetto che abbiamo già accennato nell’esempio precedente.
Individuato il target in cui si identifica il nostro spettatore, andremo a risaltare quello che lui prova di fronte a determinate situazioni, giocheremo con i suoi punti deboli e lo faremo sentire da noi compreso.

In questa maniera la cosa che lui dovrà pensare è: “Ehi, ma è proprio ciò che capita a me!”

L’importanza dei dettagli

Se siamo stati bravi a rispettare i due punti precedenti, adesso non ci resta che prestare la dovuta attenzione ai dettagli del nostro racconto: questi faranno tutta la differenza del mondo.

Come andiamo a parlare al nostro pubblico? Quale stile di narrazione è più idoneo utilizzare? Perchè evidenziare quei colori e non quegli altri?

Non diamo per scontato nulla e…

pensiamo proprio come se stessimo guardando quello spot video con i suoi stessi occhi.

Ok finalmente è giunto il momento di passare alla pratica, individuiamo quindi quali sono i 5 step da seguire per realizzare uno spot video.

1. Briefing iniziale col cliente

Un errore che molti commettono è quello di precipitarsi nello scrivere una storia o, peggio ancora, iniziare a girarla senza neanche abbozzare delle idee.

NON SI FA.

La primissima cosa che bisogna fare prima di scrivere uno spot video è capire che tipo di azienda si ha di fronte, quali sono i suoi valori e come questa può veicolare al meglio un messaggio al suo brand.

Entrate in contatto col cliente, prendetevi un caffè assieme a lui e fatevi raccontare la storia della sua azienda: perchè ha scelto di fare l’imprenditore e cosa lo spinge tutti i giorni a portare avanti i suoi ideali.

Dopo averlo conosciuto ed esserci confrontati con lui, firmato un contratto di lavoro, iniziamo a parlare del progetto video in modo da comprendere nello specifico quali sono i suoi desideri e che tipi di risultati vuole ottenere attraverso il nostro servizio video.

Dopo esserci accertati di poter iniziare e concludere l’intero progetto dall’inizio alla fine in base alle modalità che ci vengono richieste, allora possiamo passare allo step 2.

2. Studio del Brand e del tema da trattare

Brand e tematica trattata nello spot video devono andare di pari passo, devono essere un’unica cosa.

Uno spot video è una cosa seria e c’è bisogno di studiare attentamente chi e cosa abbiamo di fronte.
Ogni situazione è diversa da un’altra e prevede delle particolarità e caratteristiche diverse.
Ogni cliente merita impegno e attenzioni sempre diverse.

Se consideriamo che
– uno spot video è, da definizione, un breve messaggio pubblicitario (lo standard televisivo è 30 secondi)
– ci sarebbero sempre troppe cose da dire rispetto ad una qualunque tematica

abbiamo bisogno di fare selezione.
Come poter sintetizzare al meglio una storia in modo efficace?

Studiando. C’è poco da fare, dobbiamo conoscere nei minimi dettagli sia il brand che stiamo raccontando e sia il messaggio che vogliamo legarci.

3. La pre-produzione di un video

Nero su bianco.

Finalmente è arrivato il momento di scrivere il nostro video.

Prima cosa da fare è iniziare ad abbozzare tutte le idee che ci saltano in testa: tutto ciò che scriviamo ci potrà tornare utile.
Spunti narrativi, disegni, riferimenti a risorse esterne, tutto fa brodo.

Probabilmente questa è la fase più importante di tutto l’intero processo creativo e più saremo dettagliati nel strutturare una storia e più il risultato finale sarà all’altezza delle aspettative del cliente.

Utilizziamo quindi script, storyboard, linee guida, lista inquadrature e chi più ne ha più ne metta.
Nulla dev’essere lasciato al caso, tutti gli imprevisti devono essere considerati e i tempi devono essere ottimizzati.

Creiamo quindi dei file preparatori allo shooting video e presentiamoli al nostro cliente: in questa maniera non solo lo aggiorneremo su quelle che sono le nostre idee ma eviteremo qualunque problema in fase di modifiche e post-produzione.

Il segreto è andare a creare una storia che avremo già abbondantemente immaginato preventivamente assieme a lui.

Creiamo quindi un “ordine del giorno” e via, si passa alla fase successiva.

4. Produzione video: lo shooting

Mi piace pensare che, arrivati in questa fase, se abbiamo lavorato bene sino ad ora, il nostro lavoro è tutto in discesa.

Immaginate: avete tutti i vostri documenti pronti, sapete cosa volete raccontare e come farlo, addirittura vi siete fatti una lista inquadrature con ottiche e supporti da utilizzare, cos’altro vi manca?

INIZIARE A GIRARE IL VOSTRO SPOT VIDEO!

Prendete il vostro ordine del giorno (scaletta con luoghi e orari riprese) e iniziate ad acquisire le varie inquadrature utili al montaggio.
Ovviamente durante lo shooting probabilmente qualcosa vi renderete conto che è meglio farla in una certa maniera anzichè come l’avevate scritta, sentitevi quindi liberi di re-interpretare il vostro piano d’azione in base alle nuove circostanze.

In ogni progetto lavorativo mai nulla và come previsto:
se dovesse esserci un attore che fà 1 ora di ritardo o inizia a piovere mentre girate in esterna (come è successo in un mio video backstage che vi mostro qui in fondo l’articolo) cosa fate?
Non potete permettervi di andare in panico, gestite gli imprevisti.

PROBLEM SOLVING: trovate nuove soluzioni, ottimizzate i tempi e fate in modo che alla fine del giro di giostra voi avrete completato a pieni voti il vostro esame.

Riprese acquisite, si passa al montaggio video.

5. Montaggio video: editing e post-produzione

Riflessione:
arrivati a questo punto, fatto un buon lavoro in pre-produzione, pensate che questa fase possa essere più o meno semplice rispetto a tutte le altre?

Forse vi sembrerà strano ma a mio parere, questa è la fase più semplice e meno creativa in uno spot video.

Una fetta molto grande di creatività è stata ragionata assieme agli altri componenti della vostra squadra (sceneggiatore, art director, copywriter, project manager, stylist, location manager, ecc.) a monte del video. Non dovrete preoccuparvi di come poterlo montare e non dovrete inventarvi quasi niente di nuovo.

Avete già pensato a come sarà il vostro risultato video finito minuto per minuto, secondo dopo secondo.

Credetemi, non vorrei mai banalizzare il lavoro di un montatore che resta assolutamente creativo e importantissimo ma in queste circostanze, il lavoro di montaggio viene alleggerito e semplificato in termini di inventiva.

La nostra storia è stata già scritta, ora và assemblata e montata.

Uno dei miei Backstage Video: Manfredonia Experience

Recentemente, assieme agli altri ragazzi della squadra, abbiamo realizzato il video spot istituzionale volto a promuovere il turismo in questa cittadina di mare pugliese: Manfredonia.

Lo spot ha superato le 100.000 visualizzazioni ed è stato menzionato in testate come TgCom24 e Affaritaliani.it.

Attraverso un attento studio del territorio assieme al committente, abbiamo individuato i punti di forza di questa città esaltandoli e valorizzandoli.
Abbiamo seguito singolarmente i 5 step di cui vi ho parlato in questo articolo per tutto il nostro processo creativo ottendo il risultato che vedete nel video di seguito.

Insieme a me:
– Viviana Guarini | Copy, Art director
– Rocky Malatesta | Project manager
– Carmine Picaro | Pilota di drone

Tutto ciò è stato reso possibile grazie a Gal DaunOfantino che ha creduto in questo progetto.

Se vuoi approfondire e capire meglio di cosa sto parlando ti invito a cliccare sul video qui di seguito che non solo ti mostra lo spot video ma anche un backstage riassuntivo del lavoro svolto.

SETTIMANA MOTIVAZIONALE 2020 A BARI

La motivazione è quella spinta che porta un individuo a raggiungere i propri obiettivi.

Se ci pensi pensi bene, la nostra vita non è altro che un continuo porsi obiettivi, dai più semplici (come andare a far la spesa 2 volte a settimana) ai più complessi (come creare una Startup milionaria).

Ogni obiettivo può etichettarsi in 2 modi:

  • a breve termine
  • a lungo termine

Gli obiettivi a breve termine di solito si raggiungono senza troppo sforzo, ponendo attenzione alle giuste cose e facendole; per quelli a lungo termine invece il discorso si fa un attimino più elaborato: in questo articolo ci soffermeremo proprio su questi.

La prima domanda che molto spesso ci si pone è la seguente:

“Come posso raggiungere il mio obiettivo?” ?

Un obiettivo si può raggiungere in infinite maniere diverse e spesso servono costanza e determinazione per arrivare fino in fondo, a volte però non sono sufficienti.

Quando (e se) ci poniamo degli obiettivi subito pensiamo alla maniera più efficace per raggiungerli, iniziamo a pianificare strategie, immaginiamo a “come sarebbe bello se…” e poi, molto spesso, lasciamo perdere.

Lasciamo perdere perchè fare quella cosa (magari ogni singolo giorno) è troppo impegnativo, perchè siamo presi da altri o ancora, perchè non siamo abbastanza motivati nel raggiungerlo.

Perchè, perchè, perchè…

Ma forse allora la domanda che dovremmo porci per capire se davvero potremmo raggiungere il nostro obiettivo è:

“Perchè voglio raggiungere il mio obiettivo?” ?

Ed è esattamente qui che entra in gioco la motivazione di un individuo.

  • Perchè desidero così ardentemente arrivare oltre quella meta, qual è la causa che mi spinge a fare tutto ciò?
  • Quanto penso di essere motivato affinchè io possa un giorno dire “Lo sapevo, ce l’ho fatta!”?
  • E’ più forte quello che dicono gli altri, spesso invidiosi, cercando di buttare giù i tuoi sogni e il tuo ottimismo o sei più forte tu?

Vedo troppi visi in bianco e nero e troppi pochi a colori ?

La verità è questa: siamo abituati a condurre vite ordinarie, a fare cose solo perchè ci dicono di farle e a raggiungere prima gli obiettivi degli altri e poi, se avanza tempo, i nostri.

Siamo abituati a vivere nei nostri schemi mentali, programmati per camminare sul nostro percorso e timorosi per pensare di poter andare contro-vento.

Ma allora, se questa è la realtà che ci circonda, come possiamo fare noi per fare la differenza?

Dobbiamo essere più forti.

Ricordati:

  • Negatività genera negatività
  • Positività genera positività

Tutto nasce per caso: anche questo progetto ?

Quando ho lanciato questa iniziativa non pensavo minimamente al bene collettivo che questa avrebbe provocato, alla positività che negli altri avrebbe generato.

Vi spiego brevemente di cosa si tratta (a fine articolo troverete il video dove ho documentato tutto).

7 GIORNI – 7 ATTIVITA’ DIVERSE
UNICA REGOLA – SVEGLIARSI ALLE 5:30 DEL MATTINO

Giorno 1 – Corsa ginnica sul lungomare di Bari
Giorno 2 – Sessione fotografica con smartphone tra i vicoli di Bari vecchia
Giorno 3 – Parliamo di “Psicologia della motivazione ” con la psicologa Guendalina Peconio
Giorno 4 – Sessione di riprese video sul lungomare di Bari
Giorno 5 – Sessione di allenamento e meditazione con la Personal Trainer Carola Carino
Giorno 6 – Corsa ginnica a Parco due Giugno
Giorno 7 – Passeggiata in skateboard sul lungomare di Bari San Girolamo

Questo è stato il calendario da me improvvisato il giorno precedente alla partenza e che ha visto legare ben 30 ragazzi provenienti da Bari e paesi limitrofi: Monopoli, Alberobello, Noicattaro, Triggiano, Valenzano, Acquaviva, Cassano, Gioia del Colle, Torre a mare.

Ok adesso immagina di fare tutte le attività qui sopra elencate condividendo 7 incredibili albe che illuminano la nostra città, Bari.

Non sarebbe bellissimo? Beh è esattamente quello che abbiam fatto.

L’obiettivo della settimana motivazionale ?

In realtà ce n’è più di 1.

L’obiettivo principale è sicuramente quello di motivarsi a fare meglio, a fare di più: svegliandosi tutti i giorni così presto e vedere sin da subito bella gente con cui condividere idee, esperienze e attività non può che dare una spinta incredibile alla tua giornata.

Iniziare sempre col piede giusto e facendo un passo dopo l’altro: niente di più, niente di meno.

Qualunque cosa noi facciamo nella nostra vita, qualunque siano i nostri obiettivi, se siamo motivati mentre proviamo a raggiungerli li raggiungeremo estremamente più velocemente.
Il gioco è tutto qui: se riusciamo a trovare quella motivazione tanto ricercata tutto magicamente sembrerà essere più semplice.

Perchè è fondamentale avere motivazione? ?

La motivazione è il motore delle nostre azioni ed emozioni.

Ok, facciamo una cosa: ti trovi su un’isola e vuoi attraversare il mare per raggiungere l’isola opposta.
Che mezzo utilizzi se potessi scegliere tra:

  • barca a remi
  • barca a motore

A meno che tu non ci voglia impiegare molto più tempo, probabilmente sceglierai di viaggiare in barca a motore.

La motivazione fà esattamente questo: ti permette di viaggiare verso la tua destinazione accorciando tempo e distanze.
Averla è indispensabile e sarebbe un grave mancamento se non ci giocassimo questa carta.

I benefici derivanti da questa iniziativa ?????????

Sono 3:

  • 01 – Nuove conoscenze
  • 02 – Networking
  • 03 – Aumento della propria produttività

Questi 3 benefici sono la diretta conseguenza di cui ha giovato chiunque abbia partecipato.

Abbiamo stretto nuove relazioni nel nostro territorio (io in primis ho scoperto nuove amicizie) e con alcune di queste a seguito di un confronto sono nate collaborazioni lavorative.
Tutto ciò ha generato nuovi stimoli in merito alla propria produttività.

Guarda il video-racconto! ?

Se sei arrivato fin qui non puoi non guardare il video che ho realizzato dove ho documentato interamente la nostra settimana, vedrete ogni cosa: come ci siam conosciuti, chi siamo e tutte le cose belle che abbiamo incrociato durante il nostro percorso di 7 giorni.

Che la motivazione sia con te!

IL MIO PERCORSO DA VIDEOMAKER FREELANCE

UN NUOVO CAMMINO ?

Tutto nasce per una passione,
è proprio così che una persona può diventare un musicista, uno chef, un architetto o un giornalista.

Filmmaker non si nasce, lo si diventa, molto spesso per passione.
Io ho deciso di sposare, per tutti i giorni della mia vita, questa professione perchè non avevo altra scelta: lo vedevo fare ogni giorno da altre persone e in me nasceva il folle desiderio di diventare come loro, meglio di loro. È così che me ne sono innamorato.

A quel punto la scelta più naturale che tu possa fare è chiudere un capitolo per dare spazio a uno nuovo.

Il capitolo che 4 anni fa stavo portando avanti quando poi ho deciso di – svoltare – si chiama “Università” e magari molti di voi lo conosceranno.

Esami conseguiti: 15
Esami rimanenti: 9

Molti avrebbero portato a termine gli studi e magari solo dopo avrebbero iniziato un nuovo percorso lavorativo. Io però ho mollato e l’ho iniziato immediatamente.

COME TUTTO E’ INIZIATO ?

Studiavo Ingegneria meccanica, ero al mio terzo anno di studi ed ormai non riuscivo più a ritrovare quella concentrazione che mi accompagnava dai primi due anni a quella parte.

Era una calda estate e ricordo che il professore continuava a spiegare formule teoriche che difficilmente mi sarebbero servite nella vita ed io avevo smesso di ascoltarlo da un pezzo.

Dentro di me sentivo bruciare qualcosa e mentre pensavo, ero assordato da quel rumore che proveniva dalle pale dei ventilatori che attenuavano quella temperatura tetra e soffocante.

Metto a posto le mie cose, un bel respiro e vado via.

Tutto ciò mi uccideva ogni singolo giorno e non potevo permettere a nessuno di avere il controllo sulla mia vita, sapevo quello che volevo, dovevo solo trovare il coraggio per andarmelo a prendere.

UNA VENTATA DI FRESCHEZZA: LA RINASCITA ??

Dopotutto all’Università non andavo così malaccio, avevo la media del – 24 – e la rete di amici che mi ero costruito mi faceva stare bene, sono sicuro che se avessi insistito un altro anno, forse due, mi sarei laureato anche io come loro.

Nonostante ciò tra quei banchi non ci sono più tornato.

Cosa me ne faccio di una Laurea in Ingegneria se poi il mondo dove io mi sento me stesso è un altro?
Quando il lavoro che difenderei a qualunque costo è a stampo creativo e non a base di nozioni scientifiche?
Perchè, pur di fare le cose ben viste agli occhi della Società, dovrei seguire lo stesso percorso che fanno i miei coetanei (spesso incanalati dal Sistema) e non invece quello che mi farebbe sognare ad occhi aperti?

Queste erano la domande che ripetevo alla gente che mi vuole bene e che continuava a chiedermi perchè non avessi concluso il mio percorso di studi.

Ecco perchè, ho deciso di correre il rischio, di chiudere gli occhi e cominciare ad immaginare di quanto la mia vita sarebbe potuta essere migliore.

PRIMI PASSI ?

Da dove iniziare, mi son chiesto.
Vi basti sapere che oggi abbiamo – tutto a portata di click – .

Io rientravo perfettamente nella casistica della persona che ha scoperto una nuova forma d’arte, voleva capirci di più e a suo favore aveva solo questa grande passione motrice.

Bene, non mi serviva altro.

Così, giorno dopo giorno ho iniziato a divorare tutti i video presenti su Youtube relativi al Filmmaking ed ho iniziato a dedicarci – tutto – il mio tempo, spegnevo il pc andando a dormire col desiderio di svegliarmi il giorno seguente e riprendere la mia maratona di Tutorial esattamente come il giorno precedente.

Devo però dire che non è stato semplice, poichè su Youtube trovi spesso contenuti in maniera completamente disordinata e molto spesso incompleti per cui ho dovuto dedicarci mesi di apprendimento prima di riuscirci a capire qualcosa, da solo, senza nessuno che mi aiutava nell’approfondire.

Tutto iniziava a prendere posto, mi mancavano però i mezzi tecnici.

OK LA TEORIA, MA PRATICAMENTE? ?

Effetto Hancock – era l’effetto visivo che mi ha fatto incuriosire e che ha dato una scossa iniziale alla mia passione.

Ero a casa nella mia cameretta quando mio fratello entra e mi dice: “Mauri, guarda questo video!” . Io lo guardo e lo chiudo subito dopo.
Poi però ci rifletto e cerco di capire come questo si potesse realizzare e così scopro il fantastico mondo di After Effects.

Ok, la mia passione nasce proprio dagli effetti visivi ed esattamente da questo momento non ho più smesso di imparare e approfondire.

Avevo bisogno di un computer abbastanza prestante per poterne sperimentare qualcuno e soprattutto di una macchina fotografica che mi permettesse di avere delle riprese sulle quali applicare questi effetti.

Oggi sulla mia Pagina Facebook potete trovare una piccola rubrica di mini-video VFX.

Se vuoi vedere il primo video di questa playlist “VFX” > clicca qui.

Si può dire che ho acquistato la mia prima camera alla cieca, senza neanche sapere cosa fosse un tempo di scatto, un diaframma o un esposizione, cose che solo dopo ho capito come funzionassero.

Sapevo però quello che volevo e cosa volevo fare da grande.

FATTI STRADA ESERCITANDOTI ?

Esattamente quello che hai appena letto.

In questo momento quello che ho fatto è stato prendere la mia macchina fotografica ancora sbrillucicante tra le mani e iniziare a fare una marea di riprese.

Pian piano senza neanche farlo apposta, giorno dopo giorno mi sentivo più sicuro di me e sempre più pronto alle varie situazioni.

Ho capito come andava il mercato ed ho iniziato a promuovermi, a mostrare alla gente quello che facevo, a sfrutta l’arma più potente che la nostra generazione oggi ha a disposizione: i social.

Primi contatti, prime collaborazioni tra colleghi, primi clienti: tutto iniziava ad avere senso e a prender forma.

Ricordo che ero contento e soddisfatto di come andavano le cose ed ero felice di vedersi materializzare tutto ciò che al tempo desideravo.
Mi sentivo cercato, sentivo che i miei risultati erano ben voluti e iniziavo a capire che forse questa era la strada giusta, finchè un giorno..,

APRO PARTITA IVA ?

Da questo momento non è più un gioco.

Scherzo, fare il filmmaker per me resta sempre il gioco più bello del mondo anche quando inizi a:

  • pagare tasse
  • sentire clienti che ti chiedono di modificare insistemente montaggi
  • beccare le prime porte in faccia

Come ogni gioco che si rispetti ha i suoi livelli di difficoltà e se tu vuoi giocare al livello “veterano” troverai molte difficoltà sul tuo percorso. Esattamente questo rende il gioco ancora più bello ed entusiasmante.

Un partita IVA non è altro che un costo che quando diventerai una ditta individuale/azienda/società dovrai costantemente supportare e se guadagni è giusto che fatturi.

Le tasse si pagano e se fai un qualunque lavoro devi rendere conto allo Stato.

Non demordere, insisti, gioca per bene e vedrai che pian piano i tuoi guadagni inizieranno a crescere.

E’ PIU’ BELLO SE CONDIVISO ?

Puoi creare il contenuto più bello del mondo ma se lo condividi con chi ti sta intorno magicamente diventerà ancora più bello.

Viviamo nel mondo dei Social e se facciamo le cose bene alla gente interesserà quello che facciamo e come lo facciamo.

Io attualmente mi trovo esattamente in questa fase che sto cercando di fare sempre più mia. Poter trasmettere il proprio sapere a qualcuno che era come te quando eri agli inizi oppure condividere i miei ultimi progetti con chi è interessato al “How to” è una cosa che mi fà stare bene.

E’ bello:

  • confrontarsi e dare valore
  • mettersi sempre in gioco
  • aprirsi alla gente e non chiudersi in sè stessi

Non avere timore di farlo, dai sempre valore a chi ti segue e vede in te un riferimento.
Non spaventarti se stai “regalando” informazioni che ti sono costate care, tutto ti ritornerà indietro x10 sotto tanti altri punti di vista.

UN SOGNO CHE SI AVVERA

…e soprattutto: è possibile che un sogno si avveri?

Non lo so se è possibile.

Quello che sicuramente sò è che io sono una persona che ama sognare e mi piace farlo in grande.

Non mi importa se quando raggiungerò la fine di questo cammino avrò realizzato i miei sogni, quello che mi importa è che

voglio vivere con l’acceleratore schiacciato.

Dai sempre il tuo massimo e credi nella bellezza dei tuoi sogni. Non dubitare di te e corri verso i tuoi obiettivi senza guardarti indietro.

“Del mio meglio” – il mio motto Scout che da quando avevo 8 anni porto sempre con me.

Te lo racconto con un video:

COME DIVENTARE VIDEOMAKER NEL 2020

“Penso che il videomaking possa essere la mia strada ma proprio non sò da dove iniziare per trasformarla nel mio lavoro”

Se questa frase ti tormenta magari dopo aver letto questo post avrai le idee un pò più chiare.
Sulla base del mio percorso professionale provo ad analizzarlo a ritroso e a consigliarti gli step utili necessari da seguire per intraprendere questo mestiere.

Passione: la parolina magica che apre tutte le porte.

Se in questi 4 anni (da quando ho iniziato questa professione) ho capito una cosa è che senza passione non sarei andato da nessuna parte.

Non hai idea di quanto io mi ritenga una persona fortunata ad esser stato colpito da questa forma di virus.
Mi piace pensare che non siamo noi a sceglierci le nostre passioni ma sono loro che scelgono noi.

Una passione non è altro che il motore che fa muovere la tua intera nave, senza di essa si resta fermi o comunque si fa estremamente più fatica a raggiungere degli obiettivi.

Questo per me è il primo vero pre-requisito per iniziare a fare il videomaker.

Pensi di avercelo?

Bene, allora possiamo andare avanti.

Una decisione importante

Sicuro di volerlo davvero?

Facile non lo è di sicuro e se davvero vuoi tuffarti in un percorso autonomo dovrai fare molti sacrifici ma con un pò di impegno e tanta forza di volontà ci si può riuscire.

In questo momento ti servirà tanto coraggio perchè probabilmente avrai scoperto questa passione per caso e starai facendo altro. Proprio come è successo a me: studiavo ingegneria meccanica al Politecnico di Bari e a meno di 10 esami dalla laurea ho deciso di abbandonare un percorso di certezze per tuffarmi in un sogno.

Non è stato per niente semplice prendere questa decisione, ci ho riflettutto parecchio e sono andato contro il volere dei miei familiari ma… era così intensa e forte questa voglia di fare che non ho potuto farne a meno.

Avevo preso la mia decisione.

Ti serve la giusta attrezzatura

Che tipo di video vorresti fare?
In quale settore vorresti lavorare come videomaker?
Con che tipo di clienti voglio rapportarmi?

Queste alcune delle domande che dovresti porti per capire che tipo di attrezzatura è quella giusta per te.

I settori nel quale operare in campo video sono svariati, provo ad elencartene qualcuno:

  1. settore pubblicitario
    • video Corporate (aziendale)
    • videoclip musicali
  2. settore narrativo
    • video cinematografici
    • video Wedding (matrimoniali)
    • video documentari

Cerca quanto prima di avere una vision di medio/lungo termine circa quello che vorrai fare e sulla base di ciò individua gli investimenti migliori da fare.

Formazione: hai bisogno di formarti

Scegli di fare qualcosa nella tua vita e sii il migliore in quello che fai.

Questa è una frase che mi porto dietro da quando ho iniziato il mio percorso e mi piace riproporla spesso.

Ma come si fa ad essere i migliori?

Sicuramente c’è bisogno di studiare tanto e di essere padroni in materia.

Puoi apprendere da diverse fonti, Youtube è stata (ed è tutt’ora) la mia prima fonte d’ispirazione ma ce ne sono tante altre da cui poter attingere:

  • corsi online
  • workshop offline
  • libri
  • accademie cinematografiche
  • altri professionisti

Da non trascurare l’ultimo punto dell’elenco: se hai la fortuna di conoscere brave persone con cui iniziare a collaborare agli inizi (come ce l’ho avuta io), in aggiunta al tuo studio, incrementerai esponenzialmente il tuo sapere.

Pratica e sperimentazione

Hai acquisito la teoria, hai gli strumenti per metterla in pratica adesso arriva la parte più bella: FAI.

E’ arrivato il momento di fare, fare, fare. Prendi la tua camera, il tuo zaino, recati in un luogo e inizia a premere REC.

Sperimenta.

Non fermarti più.

Prendi confidenza e dimistichezza con il tuo equipaggiamento e capisci come puoi ottenere il massimo da lui.

Inizia ad avviare progetti autonomi e non spaventarti se ancora nessuno ti contatta. Vedrai che con un po di tempo la gente inizierà a notarti e ad affidarti i primi lavoretti video.

Ma come si può velocizzare questo processo?

Promuoversi e far girare il proprio nome

Sicuramente, arrivato a questo punto, avrai svolto dei video di cui vai particolarmente fiero: promuovili.

Fai come ho fatto io:

  1. Apriti una pagina professionale Facebook
  2. Decorala con tante belle descrizioni spiegando alla gente chi sei e cosa fai
  3. Posta i tuoi primi lavori
  4. In abbinamento, creaci delle campagne “locali” pubblicitarie

Ti garantisco che, se i tuoi video sono almeno “accettabili”, ti inizieranno a contattare le prime aziende e a chiederti di collaborare.

Adesso sta a te saperti vendere e creare empatia col cliente.

Siamo al termine

Questi sono gli step che io personalmente ho seguito all’inizio del mio percorso e che da subito mi hanno donato qualche soddisfazione.

Non dimenticarti che l’ingrediente indispensabile per una ricetta di qualità resta sempre la tua passione.

Se anche tu hai la fortuna di avere questo fuoco che arde verso il mondo del videomaking hai il dovere di sfruttarlo e trarne beneficio. Coraggio, schiaccia quell’acceleratore!

In bocca al lupo.

Te lo racconto con un video:

HO VINTO IL NIKON MASTER DIRECTOR 2019

Non volevo parteciparci e invece ho vinto ? 

Il Nikon Master Director è il primo Social Talent Show per Filmmakers in Italia dove centinaia di creativi si iscrivono per aggiudicarsi il titolo derivante.
Non pensavo di avere tempo a sufficienza per parteciparci, poi però ho voluto mettermi in gioco e il giorno precedente allo scadere delle candidature ho cliccato su INVIA!

Permettemi ma una volta tanto nella mia vita voglio darmi un pò di merito e lo voglio scrivere a caratteri cubitali.

1^ CLASSIFICATO. ?

Se vuoi vedere il video della mia premiazione > clicca qui.

Da quando ho iniziato questo percorso mi son sempre sacrificato, ho lottato duro, e non mi sono mai lamentato.
Oggi per me arriva una piccola grande soddisfazione.

Ho sempre messo gli altri prima di me, mi son sempre detto “Dai Mau, ci sarà tempo anche per te”.
Oggi quel tempo è arrivato e da oggi voglio ricominciare.
Ancora non ci credo ma al primo posto, oggi, ci sono salito io.

E’ stata un emozione forte, una di quelle emozioni che ti assalgono quando ti succede qualcosa di bello nella vita, una di quelle emozioni belle che danno un senso a tutto.

IL VIDEO SPOT PER NIKON

Per vedere il video che mi ha permesso di vincere > clicca qui.

IL TEMA DEL TEMPO ⏳

La tematica del video Spot che ho realizzato per la Nikon Z6 ruotava attorno al concetto di tempo.
Il tempo è un concept che sento fortemente e penso che sempre più oggi siamo ossessionati dalla paura di non averne abbastanza.
A volte dovremmo cliccare “Pausa” e riprenderci il nostro tempo.
Impariamo a far questo.

IL CONTEST ?

4 ore di tempo per:

  • scrivere
  • girare
  • montare
  • consegnare un Video⠀

E’ sempre fortemente sconsigliato girare video senza prima aver affrontato una fase di pre-produzione, un processo di scrittura dove si elabora il concept video e lo si immagina a risultato finito. Questa è la prima cosa che ho fatto al VIA! dei due giudici. Ho scritto un copy che mi permettesse di comunicare il mio messaggio in maniera funzionale e diretta.

Il seguente testo mi ha guidato nelle riprese effettuate subito dopo:

Viviamo in un mondo dove tutti gira alla velocità della luce.

Tutto cambia, tutto corre, nulla è fermo.

Vorremmo più tempo ma non ci è concesso.

Catturalo e portalo con te.

Capture tomorrow.

Nikon Z6.

Tutta l’attrezzatura era messa a disposizione da Nikon ed ognuno di noi poteva prendere con sè oltre che alla camera, ottiche e supporti a sua scelta. Recuperato quindi il setup necessario sono uscito fuori in cerca del materiale video di cui necessitavo.

Ho dedicato quasi 3 ore allo Shooting e 1 ora all’editing video.

In fase di montaggio ho utilizzato giocato tantissimo con la grafica ed una buona soundtrack, già sapevo che volevo conferire al mio video uno stile fresco e dinamico, proprio per questa il processo di pre-produzione mi ha aiutato molto.

Al termine ho esportato il mio video e consegnato.

Grazie Nikon Italia che ha promosso un’iniziativa così bella e stimolante per tutti i Filmmakers presenti in Italia con tanta voglia di misurarsi e mettersi in gioco,
grazie Traipler.com che ha condotto tutto ciò nella maniera migliore possibile.

Grazie ai giudici Aldo Ricci e Riccardo Petrillo per l’amore che ci avete messo.

Grazie a tutti voi amici che avete creduto in me e continuate a farlo. ?⚡

Lascia che ti racconti con un video:

4 CONSIGLI CHE MIGLIORERANNO IMMEDIATAMENTE I TUOI VIDEO

SEI UN VIDEOMAKER? SEI UN CREATIVO? ??‍♂️

Probabilmente ti interesserà quanto segue…

Nel processo di elaborazione audio-visivo ci sono delle cose che si danno per scontato ma che sono alla base di una buona immagine, sia a livello tecnico che a livello comunicativo.

– Luce
– Audio
– Movimenti di camera
– Location

E’ sufficiente non prestare la dovuta attenzione ad uno solo di questi 4 punti per causare errori irreversibili.

Quando si crea un video-spot, quando si lavora ad una nuova produzione non è proprio possibile dare per ovvie certe cose, e per ogni nuovo progetto bisognerebbe dedicarci la massima attenzione a riguardo.

Facciamo subito dei rapidi esempi.

LUCE ?

Per me è al primissimo posto di una corretta composizione. Se riesci ad illuminare una scena nella giusta maniera avrai già una buona immagine sotto mano.
Quando la luce è corretta, i soggetti sono illuminati bene e gli ambienti hanno l’atmosfera che tu vuoi donare al tuo video allora avrai già svolto metà del lavoro necessario a creare una buona immagine lato tecnico.

Direzione della fotografia: questo è ciò che nel cinema si è soliti fare davanti ogni singola scena e un direttore della fotografia lo sà bene.

Nel cinema è naturale ed assolutamente obbligatorio fare questo tipo di lavoro mentre nei video auto-prodott alle volte questo aspetto è un pò lasciato al caso. Questo accade o perchè non si è abbastanza consapevoli dei sistemi di illuminazione che si vuol creare (in questo caso ti consiglierei di studiare e formarti in materia) oppure perchè non ci si riesce ad organizzare al meglio.

In ogni caso se una scena è ben illuminata questa offrirà un’ottima immagine sia se ripresa con videocamere professionali sia se ripresa da smartphone.

Non trascurate mai l’importanza di una buona illuminazione.

AUDIO ?

Un buon video dovrebbe funzionare anche se solo ascoltato.

Immagina per un attimo di avere di fronte a te la timeline del tuo video, di spegnere il canale video e lasciare solo quello audio: il tuo video riesce ancora a comunicarti il suo messaggio?

Se la risposta è “Si” allora avrai fatto un buon lavoro in fase di mix audio, se la risposta è “No” allora forse magari c’è qualcosa da rivedere.

Canale video e canale audio vanno assolutamente di pari passo e sarebbe un errore credere il contrario. Un buon sound design và prepotentemente a rafforzare le immagini che ci scorrono di sopra e la giusta soundtrack andrà a coinvolgere e creare il mood desiderato.

MOVIMENTI DI CAMERA ?

Tanti sono i movimenti che chi stà dietro la camera potrebbe fare: mi limiterò ad individuarne alcuni.

  • Avvicinamento (la scena si apre, entriamo nel vivo della questione)
  • Allontamento (la scena si chiude, abbandoniamo una location per entrare in un’altra)
  • A scoprire (magari con un supporto slider, mentre la camera si muove lateralmente il nostro soggetto inizia a vedersi dietro un oggetto)
  • A seguire (seguire un attore in movimento che ci accompagna verso qualcosa)
  • Tremolante (probabilmente fatto a mano libera, serve a creare suspance e tensione in un momento probabilmente critico)

Dal punto di vista registico ogni movimento serve a rendere meglio un concetto, a creare inequivocabilità, a rendere tutto più vero.

ESEMPIO:
1. immagina di vedere un film horror fatto soltanto con inquadrature immobili, tutte da treppiede.
2. adesso immagina di vederlo con un buon 60% fatto con inquadrature mosse e tremolanti.

Quale dei due risultati secondo te renderà più il concetto?

LOCATION ⛰

Quella giusta.

Ogni volta che potete sforzati a trovare sempre la location giusta. Sò che non è semplice e molto spesso a meno che non si è in zone particolari non si riesce a reperire ma quando puoi trovala.

Mettiti sempre nelle condizioni di lavorare nelle circostanze migliori e cerca di non rinunciare mai ad una corretta ambientazione utile al messaggio che vuoi veicolare al tuo video | cortometraggio | lungometraggio | spot pubblicitario | videoclip musicale.

I luoghi sono importanti: sono loro che creano la scena assieme agli attori; se non sono quelli giusti (e purtroppo capita di vedere video con ambientazioni improvvisate) cosa ci rimane?!

TIRANDO LE SOMME

Ogni videomaker può creare video “come tanti altri” o video fuori dalla norma.

Se vuoi creare video che siano così belli da essere fuori dalla norma hai innanzitutto bisogno di rispettare ognuno di questi 4 punti.

Una volta che li avrai acquisiti e fatti tuoi allora inizia a creare il tuo stile.

Solo così inizieremo a far la differenza.

Non è facile ma le situazioni facili non ci sono mai piaciute. ⚡

Approfondisci con un video: